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La sequenza di Fibonacci introduce questo vino che entra in punta di piedi e esplode inaspettatamente al palato.
La sua delicatezza, che raggiunge l'intimità più profonda, ha bisogno del nostro tempo e della nostra attenzione per avvolgerci in una comprensione iniziale e trasportarci in una complicità intensa e avvolgente.
Aprite la bottiglia qualche ora prima di degustarlo oppure utilizzate un decanter: sprigionerete tutti i profumi erbacei, sapidi e vivaci dell’Albarola, che il lungo affinamento in anfora ha contribuito ad esprimere.
Tutti i vigneti sono rivolti verso il mare, tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare, e sono coltivati su terrazzamenti recuperati dall’abbandono, utilizzando metodi e pratiche dell’agricoltura biodinamica.
Il bianco 112358 2022 è prodotto con due dei tre vitigni tipici e autoctoni delle Cinque Terre: Vermentino e Albarola. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono vinificate e affinate separatamente in anfore di terracotta dell'Impruneta e il vino viene assemblato solo un mese prima dell'imbottigliamento.
I lieviti e i batteri sono indigeni e contribuiscono a una fermentazione spontanea che non utilizza alcun tipo di additivo né in fase di vinificazione né in fase di invecchiamento, ad eccezione di una minima aggiunta di anidride solforosa prima dell'imbottigliamento per garantire la conservabilità del vino durante il trasporto e nel tempo.
I terreni delle Cinque Terre sono il risultato di un antico dialogo tra la terra, il mare e tutte le forze che abitano questi elementi. La vocazione del territorio per la coltivazione della vite è consolidata, da secoli l'uomo riconosce in questi terreni, ricchi di oligoelementi, un terroir unico per vini di grande qualità.
I terrazzamenti costituiscono l'elemento paesaggistico più importante di questo territorio completamente affacciato sul mare. I suoli sono formati prevalentemente da arenarie, ovvero sabbie compatte o stratificate. Si tratta di formazioni pedologiche in cui le radici della vite sono destinate a scendere molto in profondità, anche per diversi metri, trovando un rapporto unico con gli elementi della terra. Nelle lunghe estati siccitose, le radici trovano riparo negli orizzonti più profondi e umidi del suolo, mentre nei periodi di forti piogge, gli stessi suoli garantiscono una grande capacità di drenaggio. Le differenze tra i vari singoli terrazzamenti in termini di calcare, contenuto di argilla e profondità del substrato roccioso costituiscono la variabilità del terroir di cui il vigneto diventa il miglior interprete, attraverso la produzione di uve espressivamente policromatiche dal punto di vista gusto-olfattivo.
Categoria: Vino bianco secco
Paese: Italia
Regione: Liguria, Cinque Terre
Vitigni: 50% Albarola, 50% Vermentino
Grado alcolico: 12,5% vol.
Altitudine: tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare
Terreno: subacido, sassoso, sabbioso, con importante presenza di ferro
Agricoltura: metodo biodinamico
Sistema di allevamento: Guyot semplice, Guyot bilaterale
Età media delle viti: 8 anni
Densità di impianto: 7000 ceppi/ha
Resa/ha: 50 quintali
Periodo di raccolta: 13-18 settembre
Fermentazione: spontanea in anfore di terracotta dell'Impruneta, macerazione sulle bucce per 5 mesi
Affinamento: 8 mesi sulle fecce fini in anfore di terracotta dell'Impruneta
Bottiglie prodotte: 900