Astro


Astro
Dolce e avvolgente, questo vino ci racconta delle Cinque Terre e del suo vitigno simbolo, il Bosco: rudezza e intransigenza unite alla cura e all'amore per la terra. Oltre ai tini d'acciaio e alle anfore di terracotta, per la sua vinificazione utilizziamo anche barrique di rovere, che aggiungono un'ulteriore dimensione gustativa e contribuiscono ad smussare le asperità del Bosco.
Sorso strutturato e ben equilibrato che si apre alla morbidezza e alla complessità di molteplici sapori - su tutti le erbe mediterranee - che nel finale riconducono all'uva, in una sinfonia irrisolta di sensazioni subliminali.
Astro è un vino che si presta bene all'invecchiamento per 3-8 anni e oltre.
Tutti i vigneti sono rivolti verso il mare, tra i 400 e i 450 metri sul livello del mare, e sono coltivati su terrazzamenti recuperati dall’abbandono, utilizzando metodi e pratiche dell’agricoltura biodinamica.
L'Astro bianco 2022 è prodotto con i tre vitigni tipici e autoctoni delle Cinque Terre: Bosco, Vermentino e Albarola. Dopo la raccolta manuale, le uve vengono vinificate e affinate in anfore di terracotta dell'Impruneta, tini d'acciaio e barrique di rovere francese. Il vino viene assemblato solo un mese prima dell'imbottigliamento.
I lieviti e i batteri sono indigeni e contribuiscono a una fermentazione spontanea che non utilizza alcun tipo di additivo né in fase di vinificazione né in fase di invecchiamento, ad eccezione di una minima aggiunta di anidride solforosa prima dell'imbottigliamento per garantire la conservabilità del vino durante il trasporto e nel tempo.
I terreni delle Cinque Terre sono il risultato di un antico dialogo tra la terra, il mare e tutte le forze che abitano questi elementi. La vocazione del territorio per la coltivazione della vite è consolidata, da secoli l'uomo riconosce in questi terreni, ricchi di oligoelementi, un terroir unico per vini di grande qualità.
I terrazzamenti costituiscono l'elemento paesaggistico più importante di questo territorio completamente affacciato sul mare. I suoli sono formati prevalentemente da arenarie, ovvero sabbie compatte o stratificate. Si tratta di formazioni pedologiche in cui le radici della vite sono destinate a scendere molto in profondità, anche per diversi metri, trovando un rapporto unico con gli elementi della terra. Nelle lunghe estati siccitose, le radici trovano riparo negli orizzonti più profondi e umidi del suolo, mentre nei periodi di forti piogge, gli stessi suoli garantiscono una grande capacità di drenaggio. Le differenze tra i vari singoli terrazzamenti in termini di calcare, contenuto di argilla e profondità del substrato roccioso costituiscono la variabilità del terroir di cui il vigneto diventa il miglior interprete, attraverso la produzione di uve espressivamente policromatiche dal punto di vista gusto-olfattivo.
Categoria: Vino bianco secco
Paese: Italia
Regione: Liguria, Cinque Terre
Vitigni: 60% Bosco, 20% Albarola, 20% Vermentino
Grado alcolico: 12,5% vol.
Altitudine: tra 400 e 450 metri sul livello del mare
Terreno: subacido, sassoso, sabbioso
Agricoltura: metodo biodinamico
Sistema di allevamento: Guyot semplice
Età media delle viti: 8 anni
Densità di impianto: 7000 ceppi/ha
Resa/ha: 50 quintali
Periodo di raccolta: 13-18 settembre
Fermentazione: spontanea, il Bosco viene vinificato separatamente con macerazione sulle bucce per 5 mesi, il Vermentino e l'Albarola vengono vinificati parte in vasche di acciaio e parte in barrique nuove di rovere francese
Affinamento: Bosco in anfore di terracotta dell'Impruneta per 8 mesi sulle fecce fini, Vermentino e Albarola parte in acciaio e parte in barrique nuove di rovere francese
Bottiglie prodotte: 900