Caligo


Caligo
“Caligo”, la nebbia che si solleva dal mare lungo i ripidi pendii, è il nome del nostro primo vino rosso. Dai terrazzamenti più bassi della tenuta, esposti a sud-sudovest e costantemente accarezzati dalla brezza marina e dal sole per tutto il giorno, nasce un vino che esprime il suo frutto scuro e succoso di gelsi e more selvatiche senza alcuna pesantezza, accompagnato da un tannino giocosamente giovane.
Tutti i vigneti sono rivolti verso il mare, tra i 350 e i 450 metri sul livello del mare, e sono coltivati su terrazze recuperate dall’abbandono utilizzando i metodi e le pratiche dell’agricoltura biodinamica.
Le varietà che compongono il vino rosso Caligo 2022 sono la Granaccia, conosciuta anche nel Mediterraneo come Grenache o Cannonau, e il Canaiolo. La vendemmia manuale delle due varietà avviene contemporaneamente per valorizzare la complessità aromatica e gustativa del vino tramite una attenta co-fermentazione, preceduta nel 2022 da una macerazione sulle bucce di 5 giorni con la presenza di parte dei raspi.
I lieviti e i batteri sono autoctoni e contribuiscono a una fermentazione spontanea che non prevede l’uso di alcun tipo di additivo né durante la vinificazione né durante l’affinamento, con l’unica eccezione di una minima aggiunta di anidride solforosa prima dell’imbottigliamento per garantire la conservabilità del vino durante il trasporto e nel tempo.
I suoli delle Cinque Terre sono il risultato di un antico dialogo tra la terra, il mare e tutte le forze che abitano questi elementi. La vocazione del territorio alla coltivazione della vite è ben consolidata: da secoli l’uomo riconosce in questi suoli, ricchi di oligoelementi, un terroir unico per vini di grande qualità.
I terrazzamenti sono l’elemento paesaggistico più importante di questo territorio completamente affacciato sul mare. I suoli sono costituiti principalmente da arenaria, cioè sabbia compatta o stratificata. Si tratta di formazioni pedologiche in cui le radici della vite sono destinate ad affondare molto in profondità, anche per diversi metri, instaurando un rapporto unico con gli elementi della terra. Nei lunghi estati siccitose, le radici trovano rifugio negli strati più profondi e umidi del suolo, mentre nei periodi di piogge abbondanti, questi stessi suoli garantiscono una grande capacità di drenaggio. Le differenze tra i vari terrazzamenti in termini di contenuto di calcare, argilla e profondità della roccia madre costituiscono la variabilità del terroir, di cui la vigna diventa la migliore interprete, attraverso la produzione di uve espressivamente policromatiche dal punto di vista gustativo e olfattivo.
Categoria: Vino rosso secco
Paese: Italia
Regione: Liguria, Cinque Terre
Vitigni: 90% Grenache, 10% Canaiolo
Gradazione alcolica: 13,5% vol.
Altitudine: tra 370 e 450 metri sul livello del mare
Suolo: subacido, sassoso, sabbioso
Coltivazione: metodo biodinamico
Sistema di allevamento: ad alberello
Età media delle viti: 5 anni
Densità d’impianto: 7.500 ceppi/ha
Resa/ha: 30 quintali
Epoca di vendemmia: primi giorni di settembre
Fermentazione: spontanea, in vasche d’acciaio inox; macerazione sulle bucce per 5 giorni, con il 25% della massa lasciata con i raspi
Affinamento: in damigiane di vetro da 54 litri per 12 mesi
Bottiglie prodotte: 500